6 La Storia dei Camillo


I Camillo del Veneto
 

Le prime tracce documentate dei Camillo nel Veneto risalgono al 1480 con la nascita di un certo Giulio Camillo in Friuli. Si suppone che fosse nato nel castello di Zoppola, a quattro chilometri da San Vito al Tagliamento, tra Pordenone e Portogruaro.

Fu soprannominato “Delminio”, forse in relazione ad una cittadella dalmata chiamata Delminium, nell’odierna Croazia, da dove proveniva, forse, suo padre.

Giulio studiò le materie umanistiche a Venezia e a Padova. Si specializzò in filosofia e sviluppò complesse teorie proprie. Sperava di produrre una unica teoria che riguardasse tutta la conoscenza e di raccoglierla in una enciclopedia universale della scienza. Dedicò tutta la vita a cercare la perfezione. La sua opera rimase incompleta. Ebbe tanti illustri discepoli che lo considerarono un genio. Comunque, ebbe anche dei nemici, gelosi del suo successo a corte, che denigrarono i suoi studi. Fu certamente un tipo stravagante, le sue idee appaiono ingegnose ma difficili da seguire.

 
La ricostruzione di Yates

Si era costruito un palcoscenico portatile di legno da dove professava i suoi pensieri nei viaggi che faceva. Fu simultaneamente deriso ferocemente ed elogiato incondizionatamente. Nel 1530 partì per la Francia dove fu ricevuto da re Francesco I, il quale ebbe una tale buona impressione che lo tenne con se’ come tutore personale. In Francia la sua fama e il rispetto verso di lui furono incrementati dall’episodio del leone. Mentre era in compagnia di alcuni notabili, compreso un cardinale, comparve improvvisamente un leone. Nel fuggi fuggi generale, Giulio rimase da solo con il leone, non per coraggio ma per via della sua notevole stazza che gli impediva di muoversi celermente. Nella meraviglia generale, il leone si strusciò contro Giulio come un gatto che volesse essere accarezzato. Con un po’ di astuzia questo episodio è come un gatto che volesse essere accarezzato. Con un po’ di astuzia questo episodio è stato usato per simboleggiare la sottomissione della natura all’intelletto dell’uomo.

Giulio Camillo scrisse molti trattati, viaggiò tanto e parlò con l’intellighentsia dei tempi in tutta Europa: papi, futuri santi e persino con Calvino a Ginevra. Morì a Milano il 15 maggio 1544. A questo sorprendente personaggio vengono dedicati ben undici pagine nell’elenco del “Chi è?” italiano.

"Giulio Camillo e il Teatro della Memoria"

See also "Anima Artificiale"             "L'idea del Teatro e altri scritti"

Giulio Camillo Delmino era uno dei più famosi intellettuali del 16mo secolo

Non ci furono altri famosi Camillo e arriviamo all’attuale generazione dei Camillo che abitano a Nervesa della Battaglia.  Nel 1750 un certo Giovanni Camillo sposò Domenica Stival che forse veniva da Conegliano. Molti discendenti anocra oggi portano questo cognome. Suo figlio, Paolo, diventò agricoltore. Sposò Veneranda Gobbo ed ebbero un figlio che chiamarono Giovanni, in onore di suo nonno. La moglie di questo Giovanni, Dorotea Gobbo, morì di parto mentre dava alla luce Angela. Dalla sua seconda moglie, Giustina Piccolo, Giovanni ebbe altri cinque figli: Teresa, Candida, Guerino, Domenico e Agostino Pasquale. I loro discendenti emigrarono fino in Australia e negli Stati Uniti d’America.

               
I genitori di Maria Ester Trinca                                     Old generation Camillos  (in attesa di identificazione)

Quest’ultimo figlio, Agostino Pasquale, ebbe otto figli dalla moglie Anna Durigan, uno dei quali era il patriarca Celeste Camillo. Gli altri figli erano: Augusta Teresa, Giustina, Regina, Marta, Assunta Amalia ed Isidoro.

Celeste Camillo nacque ad Arcade, un borgo di Nervesa, il 18 agosto 1900. Presto la sua famiglia si spostò, prima a Bavaria e poi a Sovilla, entrambe nelle vicinanze di Nervesa. In seguito si sarebbero stabiliti proprio a Nervesa stessa. Nel 1921 Celeste sposò Maria Ester Trinca. Ebbero dieci figli: Dino, Armando, Emerenziana, Tarcisio, Maria, Bertilla, Luigi, Giovanni, Luciana ed Anna. La secondogenita, Emerenziana, morì tragicamente a soli due anni, affogando vicino la casa.  

        
Ester Trinca                                             Celeste Camillo

Nel 1939, ai primi segni di una guerra incombente, Celeste Camillo, ben conscio del pericolo per il primogenito, Dino, lo spedì in gran fretta in una terra lontana. All’inizio scelse l’Argentina ma poi cambiò per l’Australia dove aveva un cognato, Goegan, la cui moglie era sorella di Ester.  

   
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La famiglia di Celeste Camillo

Celeste era un impiegato del comune, ben istruito e molto rispettato. Dopo la morte prematura a cinquant’anni di Ester, Celeste si risposò con Teresa Rossato che visse con lui fino alla morte di Celeste nel 1964.


Padre Armando Camillo
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Armando Camillo divenne prete missionario dell’ordine della Consolata andando a vivere in Kenya dove recentemente ha celebrato i cinquant’anni di sacerdozio.    


Suora Luciana Camillo
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Luciana divenne suora (Figlie di Maria Ausiliatrice dei Salesiani di Don Bosco) e rimase nel Veneto insegnando, mentre Anna si è sposata ed è rimasta a Nervesa.

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