GLI ARTIGIANI DELLA COSTA SMERALDA - I GIARDINI

Continuiamo a raccontare la storia degli artigiani ed artisti che hanno costruito la Costa Smeralda e contribuito alla sua bellezza. Questa volta parliamo di tre dei primi pionieri, creatori dei bellissimi giardini che si possono ammirare in Costa, trasformando i brulli pascoli rocciosi, in paradisi terrestri.

Vanni Orecchioni

Vanni Orecchioni appartiene all'antica famiglia Orecchioni di Liscia di Vacca, stabilitasi qui dal 1600. Infatti uno dei suoi vivai, che poi fu il primo ad aprire in Costa Smeralda, si trova nell'antico villaggio di Liscia di Vacca, alle spalle della suggestiva chiesetta bianca.

Nel 1958, quando Dr. Giuseppe Mentasti, delle acque minerali San Pelegrino, acquistò Poltu Mannu (il "Grande Porto" che poi diventerà Porto Cervo), decise di rimboschire l'area prospicente il mare, dove oggi sorge il complesso residenziale "Il Sestante", ed incaricò il giovane Vanni ad organizzare il tutto. Poi Poltu Mannu fu acquistato dal Principe Aga Khan, che gli diede il nuovo nome.

Anche l'Aga Khan volle far proseguire il progetto di rimboschimento di Porto Cervo, decidendo di creare un vivaio e mandò per questo il Sig. Schneider, molto esperto in giardini, che già lavorava per lui in Francia. Dopo qualche anno dall'avvio del vivaio, si rese necessario inviare in Sardegna un altro grande esperto di giardini mediterranei, il paesaggista ed architetto inglese, Jeas Thomas. Vanni Orecchioni considera l'Arch. Thomas, il suo grande Maestro, il quale continua a corrispondere con il suo allievo, con tutti i suoi 80 anni, dall'Australia dove oggi vive. E l'alunno, con coraggio, a 23 anni decide di mettersi in proprio.

Ha lavorato molto per l'Arch. Luigi Vietti ed anche con l'Arch. Giuseppe Polese, con cui ha realizzato giardini di ville e di alberghi molto importanti.

Secondo Vanni Orecchioni, il giardino non deve essere visto tutto assieme, ma deve essere scoperto un po' alla volta, passeggiando, passo dopo passo, con delle continue sorprese. Nei suoi giardini non si ha mai l'idea di averlo già visto o che assomigli ad un altro, dato che ogni spazio ha una caratteristica diversa ed unica.

Giuseppe Carteri

Diplomatosi in agraria, Giuseppe Carteri, che è di origine veneta, fu chiamato dalla ditta Sgaravatti nel lontano 1965 a dirigere la nuova sede di Porto Cervo. Ne ha fatta di strada da allora il giovane Carteri, che oggi è anche socio della Sgaravatti di Porto Cervo.

Ne parla con orgoglio dei primi passi fatti tra rovi, lentischio e terra brulla e rocciosa, prima che diventassero incantevoli giardini pettinati, con siepi modellate, molto graditi agli stranieri, forse un po' meno agli italiani, che prediligono il giardino di stile Mediterraneo, composto principalmente di macchia.

Il tutto iniziò, ricorda Carteri, assieme agli architetti Michele e Gincarlo Busiri Vici, con i giardini dell'hotel Romazzino, all'ora della Rank Organization, ma oggi della Ciga Hotels, della linea "The Luxury Collection of Sheraton". E la prima villa fu quella della principessa Alessandra di Kent, al Piccolo Romazzino. Il problema più grosso dice, fù quello dell'acqua. L'ostacolo sembrava insormontabile per il giovane Carteri, ma il grande promotore della Costa Smeralda, il Principe Aga Khan, nulla poteva fermarlo e tanto fece, che mise tutto il suo impegno e forze per la realizzazione dell'acque-dotto del Liscia (è alla sua determinazione, assieme a quella dell'Avv. Paolo Riccardi, allora Segretario Generale del Consorzio Costa Smeralda, che è stato realizzato l'acquedotto). E grazie a questa esperienza, anche gli Emirati Arabi hanno chiamato Carteri per realizzare i giardini nel deserto, incanto di chi li visita.

Dal padre contadino Carteri ha ereditato la passione per le piante, ma altrettanta ne ha per gli animali. Basta andare al vivaio "Sgaravatti Mediterranea" sulla strada che dall'Abbiadori porta ad Arzachena e vedere il piccolo parco faunistico che ha realizzato, con merli parlanti, cigni bianchi e neri, pavoni variopinti, fagiani e pappagalli tropicali. Ed ogni giorno arrivano da tutta la Sardegna piccoli visitatori in gita scolastica. Lo rivela con grande soddisfazione ed aggiunge che le sue creature le cura lui personalmente.

Sebastiano Ruzittu

E’ agronomo e da ragazzo, la mattina sui banchi di scuola, il pomeriggio invece di giocare correva dove lo chiamavano per sistemare giardini. Già da allora era noto il suo talento.

Sebastiano Ruzittu è in Costa Smeralda dal 1972 e ad Arzachena da sempre, dove vive in un magnifico sito, sicuramente preistorico, con meravigliosi ed unici megaliti. Anche questo posto, ereditato dagli antichi avi, ha favorito la sua grande passione per le rocce e la moglie texana Elisabeth, lo trova "unico al mondo, anzi magnetico".

Dategli pietre e rocce e lui le trasformerà in rari diamanti incastonati tra fiori e profumi della Sardegna. Gli architetti patiti della pietra della nostra isola, che lo hanno chiamato sono, Savin Couelle, Peter Shneck e Jean Claude Lesuisse. Se gli si chiede il prato inglese lo realizza lo stesso, ben inteso dice, ma se gli proponete un giardino di pietre, lui ci va a nozze.

Con un abile movimento di terra ed utilizzo di piante pregiate, riesce a trasformare un eventuale difetto di una casa, in un particolare di pregio. Il suo stile dice di essere il "Mediterraneo-Gallurese".

La nostra mente, con tutta la buona volontà, non può arrivare ad immaginare cosa diventerà quell'impossibile lembo di terra fra tante rocce, sotto le sue mani.

Mabi Satta

Recapito:
Vanni Orecchioni Tel. 0789-91006
Giuseppe Carteri 0789-92113
Sebastiano Ruzzittu 0789-98682

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