Filippo Bacciu - Vescovo di Ozieri  

 
Il focolare paterno

A Buddusò, i più anziani ricordano ancora, un venerato pastore : Giovanni Bacciu Farris, figura caratteristica di lavoratore probo, profondo, cristiano, al quale la lunga esperienza e il senso pratico della vita, conferivano autorità, rispetto ed ammirazione. Non era alto di statura, rude di carattere, forte come le roccie granitiche che circondano il suo paese, onesto a tutta prova e robusto come i tronchi del rovere e delle querele sughero delle sue tanche. Possedeva tutte le virtù dell'uomo dei campi.  

Con la sua probità, la fatica e le industrie era riuscito a formarsi una posizione invidiabile. « Nulla è impossibile all' attività» (1) dice uno scrittore inglese, e «l'attività, afferma l'autore del Faust. è ciò che fa felice l'uomo» (2).
(1) Latimer: Periander of Corintn.
(2) Goethe : Die Tatigkeit ist, was den.

La moglie Maria Altana Porcu era pure donna di soda pietà, di specchiate virtù, di vita esemplare e di larghe vedute: sposa e madre esemplare, tutta intenta ad educare la famiglia per cui sacrificava intiere le sue energie ed il suo tempo, presiedendo ai lavori domestici, procurando al marito una vita serena, e reggendo saviamente la casa.  

Essa sapeva per esperienza che cosa vuol dire amare ed essere felice. Come tutte le donne sarde di antico stampo, mai si dimenticava di essere madre, avrebbe cullato anche la morte, se fosse venuta a dormire sulle sue ginocchie.

Marito e moglie, nell'isolamento del paese montano, nel clima piuttosto aspro, erano cresciuti, avevano tratto dalle loro montagne la forza del carattere, si erano mantenuti austeri, rudi e ornavano il modesto focolare con lo splendore di una vita, virtuosa, cristiana.

Entrambi si prodigavano a far del bene con quella carità che, al dire di S. Agostino «si abbassa verso gli uni, si alza verso gli altri, ora è mite, ora severa, nemica a nessuno, madre a tutti».(1)  Dei loro quattro figli: due, Salvatore e Fedele, si dedicarono alla cura dei campi e degli armenti; uno, Giuseppe, morì a Lucca durante il servizio militare; dei due gemelli, Gaspare volò al Cielo appena nato, e Filippo, di cui ne tracciamo la vita, fu chiamato da Dio al sacerdozio e morì vescovo. (1) Sant'Agostino: De Chatech. - Rud. XV.

I fratelli Bacciu crescevano buoni e timorati di Dio, perché la loro genitrice, reclusa nella sua casa come la monaca nel suo convento, ne stimolava, in mille modi, lo sviluppo della ragione e l'anetto del cuore, specie col far loro vedere le belle immagini sacre distribuite sulle pareti domestiche, con farne comprendere il significato, e col far recitare qualche devozione verso di esse. Ebbero quelle cure delicatissime che son per lo spirito, come il latte per il corpo, l'alimento provvido che li faceva crescere moralmente sani.
 
Padre e madre sentirono il dovere di mettere in pratica l'avviso dell' Ecclesiastico : «Hai tu dei figli ? istruisciti, e domali dalla loro puerizia». E fin dall'infanzia infusero nelle loro anime, l'amore divino, principio di ogni cosa ed il timore di Dio da cui viene la scienza e la disciplina.

E' volere della Provvidenza che buoni figli nascano da pii genitori, per esser loro come una benedizione celeste. Lo mostrò il Salmista in queste parole: «I tuoi figli come novelle piante di ulivi, intorno alla tua mensa».

I teneri virgulti delle piante umane, se allevate all'ombra della croce, sotto le grandi ali del perdono di Dio, crescono in sapienza ed età e felici, allietano delle loro preclare virtù il santuario domestico, culla della società.

« La famiglia, la casa paterna è come una chiesa naturale, che raramente nega un conforto, e prepara l'anima a consolazioni maggiori». Così un critico romanziere contemporaneo. Borgese : Rubò - XX.

I tre fratelli superstiti: Salvatore, Fedele, Filippo, vivevano nella loro casa senza paura, senza invidia, senza finzioni, senza ambizioni, in una parola erano felici, confortati dalla fede.

Una scrittrice inglese dice che «un'infanzia felice è uno dei migliori doni che i genitori hanno in loro potere di dare » 
Mary Cholmondey : Diana Tempest.
                                           

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